La settimana scorsa mi sono recato per l'ennesima volta presso l'Arbeitsagentur, l'ufficio di collocamento, anche se tutte le volte precedenti si era rivelata solo una perdita di tempo visto che non avevano fatto altro che riempirmi di scartoffie. Ultima possibilita' mi sono detto.
Anche questa volta comunque le premesse non erano delle migliori. Dovevo infatti incontrarmi con una certa Frau Hartung che ad una mia mail di qualche giorno prima in cui chiedevo alcune informazioni aveva risposto in modo lapidario ad una sola delle mie domande ignorando senza tanti complimenti tutte le altre. Ed effettivamente la scontrosita' trapelata dalla mail si e' riproposta anche il giorno del colloquio. Pensate che ha avuto il coraggio di consigliarmi di nascondere nel mio profilo online il fatto di essere italiano, salvo imbarazzata marcia indietro in seguito alla mia manifesta stizza!! OOh ho lavorato all'ESA di Pordenon, mica come parcheggiatore abbusivo a Scafati!
Fatto sta che dopo 45 minuti di chiacchiere inconcludenti le ho chiesto in modo diretto se ci fosse qualche offerta concreta per me. A risposta negativa ho fatto capire il mio bisogno impellente di cominciare a lavorare, al che finalmente la sig.ra Hartung e' stata di qualche aiuto consigliandomi di andare al piano di sotto a consultare le bacheche dei lavori a tempo.
Do un'occhiata veloce agli annunci e subito attira la mia attenzione uno che parla di libri. Leggo piu' attentamente e scopro che si tratta di un'azienda bella grande, la Koch, Neff & Volckmar, che commercia appunto libri e cerca manodopera part time per il periodo natalizio. Vado al colloquio e lo passo, ieri ho fatto una giornata di prova (non retribuita) e alla fine mi congedano dicendomi che mi avrebbero fatto sapere oggi in mattinata per cominciare eventualmente nel primo pomeriggio. A mezzogiorno ancora niente e allora do per scontato che non mi chiameranno piu' per chissa' quale cappella che ho commesso il giorno prima e invece alle 7 di sera, quando ormai ero stravaccato scazzatissimo sul divano con in mano una buona berra economica in bottiglia di plastica, mi chiamano per dirmi che la prova e' risultata positiva e che domani comincio con la qualifica di addetto alle spedizioni! Non credete che sia facile: il rischio di sbagliare ad inviare la merce e' reale, anche perche' ci sono i capi reparto che ti spronano in continuazione a fare piu' svelto.
Inutile dire che la paga, anche se si tratta solo di un part time, e' molto piu' buona che in Italia...